Scegliere l’allevamento giusto

Scegliere l’allevamento giusto

Se avete deciso di adottare un cucciolo di un cane di razza ora dovete districarvi tra le offerte dei vari allevamenti.

Indipendentemente dal fatto che l’allevamento vi sia stato consigliato o no, il mio consiglio è di seguire queste poche ma importanti regole:

Visitate personalmente l’allevamento che avete individuato; constatate il livello di benessere ed igiene in cui vivono gli animali.

Esigete di vedere la madre. Io personalmente se non potessi, per qualsiasi motivo, vedere la vera madre del cucciolo che mi interessa, girerei i tacchi e me ne andrei. Considerate che se il maschio dona i propri geni ai cuccioli, la femmina, oltre a donare i suoi, è la responsabile principale del comportamento appreso dei cuccioli nella fase iniziale dell’imprinting. Se vedete una femmina paurosa, ansiosa, introversa, aggressiva, troppo estroversa, fate attenzione perché questi sono i comportamenti e atteggiamenti che avrà insegnato ai cuccioli.

Se non potete vedere la madre il rischio “cucciolo importato dall’Est Europa” è altissimo, con tutto ciò che ne consegue, per la probabile salute precaria del piccolino, probabili problemi comportamentali per essere staccato dalla madre troppo presto, e perché vi rendete complici di un traffico barbaro e crudele.

È bene inoltre accertarsi con che cibo vengono nutriti madre e cuccioli, anche da questo aspetto si può valutare la serietà dell’allevatore.

Spesso ho a che fare con cuccioli troppo timorosi o ansiosi e mi viene detto che erano stati scelti nella cucciolata perché sembravano i più tranquilli. Probabilmente, non sempre, non erano i più tranquilli, ma i più inibiti, i più spaventati dalla vostra presenza. Non entro nel discorso dei test semplici e rapidi che si possono fare per valutare la risposta del cucciolo agli stimoli ambientali, che potremo affrontare in separata sede, ma ricordate….in medio stat virtus.

Fatevi rilasciare fotocopia dei pedigree dei genitori; verificate la cucciolata a circa 30 giorni dalla nascita e conseguentemente opzionate un cucciolo che poi andrete a ritirare almeno dopo il 60 ° giorno di età.

Io personalmente diffiderei parecchio di cuccioli nati in un altro allevamento (di solito residenti in Ungheria, Romania, etc.) con il quale nostro allevatore paventa di avere un qualche tipo di collaborazione, o comproprietà, anche se i genitori sono in possesso di pedigree, ma questa sta diventando, ahimè, una nuova moda.

L’allevatore, anche gli amatoriali (non più di 5 fattrici e non più di 30 cuccioli all’anno), è obbligato ad iscrivere i cuccioli appena nati al ROI (Registro Origine Italiano) che poi emetterà il pedigree. Quindi ricordate nessun allevatore amatoriale e/o professionale può cedere un cucciolo, anche in regalo, senza microchip, perchè la tracciabilità del cane deve essere fatta in allevamento dall’allevatore (Ord. Min. Lavoro, Salute, Politic. Sociali del 06/08/2008). Se l’iscrizione non è avvenuta il cucciolo non appartiene ad una razza, e l’allevatore non può affermare che è di razza perché commette un reato. Può chiedervi un rimborso spese per la crescita del cucciolo ma nulla più, non certo il prezzo richiesto per un cucciolo con tutta la documentazione a posto.

Attenzione ai prezzi troppo bassi. Se 5 allevamenti vi chiedono dai 1000 ai 1200 euro per un cucciolo, e poi ne trovate uno che vi chiede 700 (esempio) diffidate! Quante famiglie ho incontrato che pensavano di aver risparmiato qualche euro, e poi hanno dovuto spendere “n” volte tanto per far curare il cucciolo dalla giardia o peggio per la displasia etc.!

A proposito di Giardia, o meglio Giardiasi, che è un infezione dell’apparato intestinale del cane: non piove dal cielo. Se il vostro cucciolo ne è affetto significa che è stato in presenza di acque stagnanti e contaminate dalle feci, ambiente nel quale questo parassita (la Giardia appunto) attecchisce. Cose che non succedono negli allevamenti seri dove gli ambienti vengono puliti regolarmente. Succede facilmente invece ai cuccioli che vengono dall’Est Europa, che sono dovuti stare per giorni dentro una gabbietta coi loro escrementi, a pochi cm. di distanza dagli escrementi di altri “n” cuccioli compagni di viaggio….o di “tratta”.

E’ assolutamente importante che vi facciate rilasciare dall’allevatore copia del certificato ufficiale che attesti l’esenzione della displasia dei genitori, per esenzione si intende l’evidenza radiografica di una displasia all’anca di grado A (nullo) o B (quasi nullo).

Se circa il Pedigree vi sentite chiedere se volete andare a fare delle gare (gli expo) perché altrimenti non serve, tanto è un costo inutile (in realtà poche decine di euro di bolli), salutate e andatevene, siete di fronte ad un perfetto “cagnaro”, gente che fa accoppiare maschi e femmine per produrre cuccioli a nastro senza alcun scrupolo.

10° Nel momento in cui acquistate un cucciolo, fatevi rilasciare regolare fattura, la quale, oltre ad attestare fiscalmente e giuridicamente la transazione commerciale, vi solleva da qualsivoglia verifica fiscale nel caso in cui ci fosse un accertamento presso l’allevatore, da parte della Guardia di Finanza; sappiate che attraverso l’iscrizione all’anagrafe canina (ASL) e attraverso l’iscrizione all’albo dell’ENCI (pedigree), il vostro cane ha una doppia tracciabilità.

11° Accertatevi che la struttura che state visitando non sia abusiva e, se l’allevamento è professionale (vedi punto n.5), che abbia i requisiti richiesti dalle leggi vigenti; ne va della salute del vostro cucciolo.

12° Dalla Legge n.394 – 1993 e Decreto Ministeriale 349 – 1994: Un allevamento per potersi dire di qualità deve occuparsi di un numero limitato di razze, (massimo due o tre) in modo da specializzarsi su tutto ciò che riguarda queste razze, ma anche con lo scopo di garantire la salute fisica e mentale ottimale del cane. Quindi se vedete allevate più di 2 o 3 razze non siete più in un allevamento con tutti i crismi, ma in un “cucciolificio”, e non è assolutamente la stessa cosa.

13° Fatevi rilasciare dall’allevatore, regolare contratto, firmato da ambo le parti, che attesti la buona salute del cucciolo in base all’articolo 1496 del codice civile, allegato 22, articolo 74.