Importanza del corretto imprinting del cucciolo

Importanza del corretto imprinting del cucciolo

La parola “Imprinting” definisce il periodo che va dai circa 25 gg di vita del cucciolo fino al termine del 4° mese circa.

Questo periodo riveste un’assoluta importanza per ciò che riguarda la vita futura del cane, nel quale acquisisce la capacità di socializzare con altri cani, con gli umani, con altri animali, di sviluppare capacità di autocontrollo, e di analizzare e gestire correttamente gli stimoli che riceve dall’ambiente.

Eventuali deficit di esperienze, o cattive esperienze, vissute in questo periodo, possono provocare nel cane degli squilibri che a fatica potranno poi essere corretti o mitigati.

All’inizio di questo periodo i cuccioli, con tutti i sensi ormai accesi e stabili sulle 4 zampe, iniziano ad interagire in modo più consapevole con la madre e i propri fratelli di cucciolata.

La madre, gestendo queste interazioni, inizierà a far comprendere ai cuccioli le prime rudimentali regole di convivenza, come la gerarchizzazione sul cibo, il corretto approccio verso i cani adulti e a comprenderne la comunicazione (posture, ringhi….), e i primi autocontrolli, inibendo i loro morsi troppo vigorosi, sia verso di lei che verso i fratelli, e a comprendere che la madre ora non è più come prima a disposizione h.24, ma darà l’attenzione al cucciolo solo a sua volontà.

I cuccioli giocando fra di loro iniziano ad acquisire più abilità (agguati, caccia, rincorsa…), a gestire correttamente i movimenti del proprio corpo, a comunicare, e a comprendere i propri limiti e quelli degli altri.

È facile comprendere cosa può provocare la mancanza degli insegnamenti di cui sopra, cani che non hanno il controllo del morso, mancanza di autocontrolli, scarse capacità di socializzazione, iperattività, etc..

Intanto i cuccioli crescono e hanno sempre più la curiosità di esplorare l’ambiente circostante, allontanandosi dalla madre. Inevitabilmente questo li porterà alle prime esperienze di socializzazione con altri cani, e con altre specie animali.

E’ quindi importante mettere il cucciolo a contatto con altri cani fin dalle 3/5 settimane di vita. Queste socializzazioni sono indispensabili per permettere ai giovani soggetti di confrontarsi con i cani adulti, ed imparare quindi a interagire con loro correttamente, di qualsiasi razza e dimensione siano.

Se il cucciolo non è ancora vaccinato è possibile farlo comunque con quelli che sono regolarmente vaccinati in un ambiente controllato e privo di rischi.

È necessario anche che il cucciolo impari a socializzare e ad interagire con gli esseri umani e con gli altri animali che vivranno con lui.

Tre/quattro mesi di età può essere fissato come limite massimo per la socializzazione spontanea del cane con un’altra specie.

La socializzazione interspecifica (con specie diverse) richiede molta più fatica di quella intraspecifica, sono indispensabili rinforzi perché questa permanga, e non è generalizzata a tutti gli individui della specie ma è limitata alle caratteristiche individuali. Diciamo che, per formarsi un’immagine corretta dell’insieme “esseri umani”, dovrà vedere ed interagire con persone diverse, di tutte le età.

Se, ad esempio, il giovane cane in questo periodo non interagisce con bambini potrebbe poi non comprendere, quando si troverà davanti un bambino, che questo è il cucciolo di un uomo, ma pensare che sia un altro animale che non conosce, e a cui abbaierà per tenerlo lontano.

In generale il cane da adulto avrà timore di tutti gli stimoli, visivi, acustici, olfattivi che non ha conosciuto e gestito in questo periodo, con possibile sviluppo di fobie o ansia generalizzata.

Un cucciolo cresciuto in campagna fino ai 3/4 mesi di vita ad esempio, facilmente avrà difficoltà ad adattarsi alla vita in città e potrebbe mostrarsi fobico dei rumori, delle macchine, dell’asfalto, delle socializzazioni forzate, etc., a tal punto da non voler neanche più uscire di casa.

Da tutto ciò deriva l’importanza di far vivere al piccolo tante e diverse esperienze, sempre rispettando i suoi tempi e le sue reazioni, se eccessivamente spaventato o stressato è meglio interrompere e chiedere consiglio ad un esperto.

Importante sottolineare come la diversità di esperienze vissute dal cucciolo, in modo corretto e non stressante, sia fondamentale per il corretto sviluppo della rete sinaptica del suo cervello, il quale diventerà più plastico ed efficiente ad analizzare gli stimoli ambientali, e a trovare soluzioni adeguate ai vari problemi che dovrà affrontare da adulto.