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Interessante approfondimento del dott. Valerio Guiggi, veterinario specialista nell’alimentazione del cane e del gatto, in virtù dell’offerta sempre più abbondante di cibi per cani aventi un alto tenore proteico.
Interessante approfondimento del dott. Valerio Guiggi, veterinario specialista nell’alimentazione del cane e del gatto, in virtù dell’offerta sempre più abbondante di cibi per cani aventi un alto tenore proteico.
Nuovo approfondimento del dott. Valerio Guiggi, veterinario specialista nell’alimentazione del cane e del gatto.
Nuovo interessante approfondimento del dott. Valerio Guiggi, medico veterinario specialista nell’allimentazione del cane e del gatto.
11 Ottobre 2018
Il cane morì per un’iniezione di Tanax. Il Medico Veterinario che la somministrò ha spiegato al giudice come si è arrivati all’eutanasia.
I fatti risalgono al 2015 e ieri il giudice monocratico del tribunale di Rovigo ha emesso una condanna di un anno e due mesi di reclusione, con interdizione all’esercizio professionale per un anno. Secondo l’accusa si è trattato di un atto di crudeltà non necessario.
Secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino, il veterinario ha ricostruito così la vicenda: “Io ero stato contattato dal (proprietario,ndr)che mi aveva presentato una situazione difficile di un cane che non riusciva a gestire e che era diventato aggressivo”- ha dichiarato al giudice nella sua deposizione spontanea. Inizialmente ero un po’ titubante perché mi ero ricordato che ero andato a vaccinare questo cane ed avevo avuto grossissimi problemi. Ma alla fine sono andato a casa sua, mi sono fatto convincere”
“Una situazione particolare- a detta del professionista- il cane era davvero aggressivo, mi saltava addosso e in qualche modo ho tentato di tutelarmi. Ho provato a fare una visita ma non era possibile. Allora – ha proseguito- ho tentato di anestetizzarlo, ho caricato una siringa con l’ago lungo ma il cane, appena mi sono avvicinato, mi è saltato addosso ed ha spezzato l’ago. Era evidente che l’animale aveva dei problemi ed ho paragonato questa situazione ad altre che mi erano capitate. Questa situazione, a mio avviso, era da collegare a malattie del sistema centrale e del sistema periferico. Poi aveva anche altri problemi, era magro ed aveva chiazze sulla pelle”.
Il proprietario – sempre secondo la dichiarazione spontanea del Veterinario -“ha insistito con la storia della moglie che cadeva per terra e il cane le saltava addosso, un animale che era scappato anche dal canile. O non volevano più tenerlo. Comunque io ho detto che cercavo di dare una mano per risolvere la situazione. Ho deciso che sarebbe stata meglio l’eutanasia, mi sono visto in una situazione di questo tipo, basato sui racconti (del proprietario, ndr), sulla situazione della moglie, una cosa ormai insostenibile. E ho proceduto con questo farmaco, il Tanax”.
Infine ha precisato: «Non sono andato là con quella volontà, volevo visitare il cane, ma le cose si sono accavallate per cui alla fine ci siamo trovati in questa situazione”.
Condannato anche il proprietario– Il cane non era più voluto dal suo padrone, che prima di affidarlo al veterinario per la soppressione aveva provato – secondo quanto riporta il Corriere della Sera- a sbarazzarsi dell’animale gettandolo dal finestrino della sua auto in corsa. Poi il cane venne riportato al canile e attraverso il microchip al suo proprietario, che ieri è stato condannato a 14 mesi di reclusione.
Risarcimento a Enpa– La pena è sospesa per entrambi i condannati, mentre il danno da risarcire è stato quantificato in 3.500 euro. “È una decisione rilevante – secondo l’avvocato dell’Enpa Ricci – perché sancisce un principio importantissimo. Un veterinario non può accettare passivamente le richieste di una persona ed uccidere un cane senza prima aver svolto tutti gli accertamenti di legge sullo stato di salute dell’animale, altrimenti non solo tradisce il suo lavoro ma commette un reato”.
Fonte: Articolo tratto da Anmvioggi.it
Il Dott. Valerio Guiggi, medico veterinario specialista, risponde ad una domanda importante: i croccantini Premium e le crocchette SuperPremium sono davvero migliori delle altre?
Un nuovo interessante contributo del dott. Valerio Guiggi che ci aiuta a comprendere cosa contiene veramente il cibo che diamo ai nostri cani.
Interessante contributo del dott. Valerio Guiggi, veterinario nutrizionista, che spiega come leggere le etichette dei croccantini per cani e gatti.
La nuova sezione dell’ospedale veterinario del polo universitario di Lodi è stata inaugurato questa mattina.Completa la struttura già esistente per grossi animali.
La cerimonia inaugurale -presieduta dal Rettore dell’Università degli Studi di Milano, prof. Gianluca Vago- si è svolta alla presenza delle autorità locali, con un intervento del professor Saverio Paltrinieri, Direttore Centro Clinico Veterinario e Zootecnico Sperimentale.
Il nuovo Ospedale- per piccoli animali- va ad affiancare la struttura dedicata ai grandi animali, già avviata, e precede di pochi mesi il trasferimento dell’intera Facoltà di veterinaria dell’Università Statale di Milano: il trasferimento completo è previsto per l’autunno.
Gli ambulatori, le sale chirurgiche e le altre strutture di supporto clinico per piccoli animali hanno lasciato la storica sede di via Celoria per trasferirsi nei nuovi edifici dell’Ospedale veterinario universitario di Lodi che assume così la sua configurazione finale, con le due branche per piccoli e grandi animali nell’ambito del Centro Clinico Veterinario e Zootecnico Sperimentale. Il nuovo Ospedale Piccoli Animali è stato realizzato su progetto di Cairepro – Cooperativa Architetti e Ingegneri ed occupa complessivamente un’area di circa 3.300 mq composta da un corpo di nuova edificazione e un’area esistente ristrutturata.
La nuova struttura lodigiana, nel suo complesso, occuperà una superficie coperta di circa 22.000 metri quadrati, di cui: 12.000 per studi, laboratori di ricerca e locali di supporto; 10.000 per aule, biblioteca e servizi generali per un investimento complessivo di oltre 60 milioni di euro, cofinanziati, oltre che dall’università Statale, da Regione Lombardia, attraverso i fondi FAS e dal comune e la provincia di Lodi. (fonte)
Invitata dall’Ateneo, ANMVI ha presenziato alla cerimonia rappresentata dal Presidente di ANMVI Lombardia Francesco Orifici.
Fonte: Articolo tratto da Anmvioggi.it
La Commissione Salute del Consiglio regionale della Lombardia avvia l’iter per istituire un Servizio Veterinario mutualistico regionale.
Lo dichiara l’On Michela Vittoria Brambilla, ricordando che la creazione di questo Servizio era stata inserita nel programma della coalizione di centrodestra con l’impegno di “assicurare prestazioni veterinarie gratuite per gli animali d’affezione che vivono in famiglie in difficoltà economica”.
Ieri, la III Commissione Sanità e Politiche Sociali del Consiglio regionale ha inserito questo impegno elettorale nel Piano Regionale di Sviluppo, approvato dalla Giunta il 29 maggio. Il documento definisce le politiche della Regione per promuovere lo sviluppo economico, sociale e territoriale della Lombardia nell’arco della legislatura.
Il Movimento animalista “ha chiesto una dettagliata definizione delle prestazioni veterinarie gratuite (o dietro pagamento di una quota di partecipazione, ticket) e delle azioni che saranno poste in essere per assicurarne l’erogazione, oltre che la previsione della partecipazione dei veterinari liberi professionisti, per le categorie socialmente deboli”- fa sapere oggi l’On Brambilla.
Il Piano, con i relativi emendamenti, sarà votato la prossima settimana in III Commissione. “Conseguentemente, l’assessore Giulio Gallera si è impegnato a portare in giunta una proposta di legge per l’istituzione del servizio veterinario agevolato che terrà conto dei suggerimenti e delle istanze del Movimento animalista”- ha aggiunto la presidente del Movimento Animalista.
Manuela Gigante coordinatrice regionale del Movimento animalista ha ringraziato “l’assessore per il suo diretto interessamento, così come il gruppo Forza Italia nella persona del presidente Gianluca Comazzi“.
“Manteniamo i nostri impegni – chiosa l’On Brambilla – convinti come siamo che agevolare il rapporto con gli animali da compagnia, soprattutto tra le fasce economicamente più deboli della popolazione, sia una buona politica, per migliorare la qualità della vita delle persone, per garantire la salute pubblica, per combattere abbandoni e riproduzione incontrollata, alimento del randagismo. La promozione della convivenza con un animale domestico è un vero e proprio investimento”.
Fonte: Articolo tratto da Anmvioggi.it
Dopo il caso del soccorso veterinario a un cane abbandonato sulla Firenze Pisa, la senatrice veterinaria Rosellina Sbrana ha firmato una interrogazione parla-mentare per chiedere al Ministero della Salute iniziative, anche legislative, per istituire un apposito fondo.
L’interrogazione parlamentare è stata presentata il 29 maggio. La Collega parlamentare riferisce del caso – “ampiamente da organi di stampa”- che ha visto protagonisti l’automobilista soccorritore e il medico veterinario curante.
I fatti– Sulla Firenze-Pisa-Livorno, il 5 maggio scorso, si è verificato un incidente che ha visto coinvolto un cane abbandonato e un automobilista; quest’ultimo, dopo aver inavvertitamente travolto il cucciolo, ha provveduto a soccorrerlo. Per le cure veterinarie, il soccorritore rilasciò dichiarazioni puntualizzate dal veterinario circa il costo delle cure.
“Mentre le forze dell’ordine stanno ancora ricercando il colpevole dello spregevole gesto dell’abbandono- scrive la sen. Rosellina Sbrana- l’automobilista, che ha prestato soccorso al cane, dovrà sostenere anche le ingenti spese dell’intervento clinico resosi necessario per salvare la vita al cucciolo”. Come precisato dal veterinario, “la persona, che ha portato il cane, si è scusata ed ha insistito per pagare”. Informato delle opzioni possibili, l’automobilista soccorritore ha optato per la scelta di “operare il cane per metterlo in condizione di vivere su una carrozzina, facendosi aiutare dalle varie associazioni”.
La richiesta della senatrice Sbrana- L’interrogazione, rivolta al Ministero della Salute, chiede di sapere “se non si ritenga opportuno adottare iniziative legislative, nell’ambito delle proprie competenze, per favorire l’inasprimento le sanzioni a carico di chi si rende responsabile di maltrattamenti contro gli animali promuovendo altresì le necessarie iniziative, anche legislative, volte ad istituire un apposito fondo per le cure che dovessero rendersi necessarie a favore dei medesimi animali vittime di violenze o maltrattamenti”.
La Legge 120/2010 di modifica del Codice della Strada, firmata dall’allora Premier Silvio Berlusconi, è stata emanata senza prevedere coperture finanziarie per l’obbligo di soccorso animale. Con la riforma dei LEA, varata l’anno scorso dal Ministro Lorenzin, il soccorso agli animali incidentati è diventato un Livello Essenziale di Assistenza a carico del SSN.
Fonte: Articolo tratto da anmvioggi.it